štvrtok 3. decembra 2009

H.R. 3962 amended by Stupak


Public option. Una delle promesse elettorali d’Obama si sta avvicinando al suo compimento. Il Congresso statunitense ha ormai concesso la sua affermativa; adesso si discute nel Senato. I cittadini avranno una scelta più ampia riguardo alle aziende che forniscono l´assicurazione sanitaria: lo stato costituirà un’alternativa nazionale per rompere i monopoli locali che da tempi offrivano assicurazioni costose, difficilmente accessibili per il ceto coi redditi bassi. Secondo Fred Krugman, laureato della Nobel in economia, finora le aziende di successo su questo campo erano quelle che rifiutavano di dare aiuto a coloro che lo necessitavano di più. Molti soldi sparivano nei profitti, nei costi amministrativi troppo alti, nelle ricompense dei manager. La “public option”, voluta dalla maggioranza assoluta della gente ma anche dai medici, dovrebbe cambiare questo clima. Curiosamente, il dibattito intorno alla problematica ha pure cambiato un altro clima: quello d’opinione pubblica sull'aborto.

La discussione riguardo alla public option ha fatto risorgere il dibattito pro life, da qualche tempo sepolto sotto altre discussioni – tipo diritti e matrimoni gay. Bart Stupak, deputato del partito Democratico nel Congresso, è riuscito a far approvare un´ammendamento che dovrebbe restringere l´uso dei dollari federali per i finanziamenti degli aborti. Stupak segue la linea definita da ammendamento Hyde, approvato per vietare l´uso del denaro federale per gli aborti, restringendo così l´impatto del verdetto Roe vs. Wade, il quale nel 1973 aveva legalizzato l´interruzione di gravidanza negli Stati Uniti. L´ammendamento Stupak assicura che i fondi federali non saranno usati per gli aborti né daranno supporto ai progetti assicurativi che finanziano gli aborti, salvo i casi dello stupro, incesto o rischio mortale per la madre. Dai sondaggi dell'opinione pubblica è venuto fuori che la maggior parte degli americani è d´accordo con Stupak.

L´indagini del Washington Post, ABC News e CNN eseguite nello scorso novembre hanno parimenti mostrato che intorno a 60 per cento della popolazione degli Stati Uniti è contro i finanziamenti federali dell’aborto. Per la prima volta la gente pensa che le donne che vogliono abortire lo devono pagare dalla propria tasca. L´iniziativa pro vita sembra di aver ottenuto un chiaro successo. La Manhattan Declaration, manifesto ecumenico firmato da cattolici, ortodossi ed evangelici degli Stati Uniti in difesa della vita, matrimonio e libertà religiosa, ha recentemente raggiunto quasi 250 000 adesioni. Questi fatti mostrano che pure il presidente Obama, nonostante la sua conosciuta preoccupazione per i “diritti delle donne” dovrà riconsiderare alcuni aspetti della sua politica. Non è che i cattolici possono celebrare la vittoria. L´esito del dibattito in Senato è ancora molto incerto. In ogni caso, la prognosi di coloro che criticavano la forte leadership dei vescovi cattolici contro l´aborto come un´azione insensata, con possibile effetto contrario, era evidentemente sbagliata. H.R. 3962 in un ampio contesto dimostra che il rispetto per la vita umana diventa più condiviso nel modo di pensare degli americani.

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