Andrea Tornielli aveva ragione. In un’intervista per l’agenzia Zenit, il Cardinale Barragán ha smentito di „aver mai dichiarato che agli omosessuali é preclusa la via che conduce in Cielo.“ Il cardinale ha spiegato che la sua dichiarazione é stata estrapolata dal contesto. Questa smentita, naturalmente, non è apparsa in alcun giornale. Le agenzie stampa, che prima gareggiavano per pubblicare le sue parole controverse, non si sono occupate della rettifica. Non mi ha sorpreso. Uno lo poteva aspettare. Inutile arrabbiarsi. Recentemente, però, mi ha sorpreso un’altra cosa. Mi era scappato un articolo „di precisazione“: quello di Feltri, riguardo al famoso caso Boffo.
Credetemi o no, seguo la stampa ogni giorno. Certo, non leggo tutto, però, cerco di dare occhio a tre o quattro fonti diversi, per assicurarmi di essere informato delle cose importanti. La rettifica di Feltri mi era scappata. All’inizio pensavo che fosse troppo lacunoso il mio sistema. Allora, avvertito da un amico, sono andato a cercare l’articolo sull’internet. Pensate che un cambiamento così importante in un caso così discusso lo dovete trovare subito, se mettete i nomi dei protagonisti principali nel Google? Andate a provarlo. Dovevo cercare almeno un quarto di ora prima che sono arrivato a qualcosa. L’internet ricorda benissimo le accuse di Feltri pronunciate contro di Boffo: noto omosessuale attenzionato dalla polizia, conosciuto come tale da Cardinale Ruini e Tettamanzi… Questo, uno lo trova subito. L´articolo „Boffo, ho avuto modo di vedere“, dove Feltri come se fra parentesi ammette, che dopo aver letto un „fascicolo“, Dino Boffo per lui non risulta più implicato in vicende omosessuali, tantomeno un omosessuale attenzionato, è quasi introvabile. Poi, come accenna Feltri in questo articolo, se Boffo avesse mostrato le carte, sarebbe ancora al Vertice di Avvenire…
Tutto lì. Niente di più. Non manca troppo per sostenere che era la colpa di Boffo: se avesse parlato chiaramente, non sarebbe successo niente. Non credevo i miei occhi. Come mai non ho notato questo cambiamento, anche se camaleontico, nei telegiornali? Come mai non ne ho letto nei press-monitoring? Sapete quanti commenti ha suscitato l’articolo sul sito del Giornale? Nove. Cinque di loro pertanto in favore di Feltri – addirittura con lodi per aver avuto il coraggio di pubblicare la „precisazione“. Incredibile. Nessuna vergogna, nessuna scusa, nessuna lacrima. Quasi un silenzio. Dove è rimasta la follia clamorosa dell'estate? Una persona pubblicamente colpita, una carriera insidiosamente rovinata. Con accuse che si dimostrano false. Naturalmente, questo non importa più. La verità bisogna offuscarla, dirla a voce bassa, ovvero nasconderla. Perché? È molto semplice. Non fa notizia.
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