I preti ed i fedeli anglicani possono rinnovare l´unità con
L´annuncio della pubblicazione di costituzione apostolica, che dovrebbe descrivere le condizioni del possibile ritorno degli anglicani nella piena comunione con
L´arcivescovo di Canterbury Rowan Williams, che presiede più di 77 milioni fedeli appartenenti alla Chiesa Anglicana, ha parlato al fianco di Vincent Nichols, l'arcivescovo di Westminster, facendo sapere al mondo, che
Un noto esempio della conversione recente è stato l´ex-premier britannico Tony Blair, che è diventato cattolico nel 2007. La costituzione apostolica adesso dovrebbe consentire ad un numero più grande dei fedeli, che hanno espresso il loro interesse di entrare in piena comunione con Chiesa Cattolica, di convertirsi al cattolicesimo. Questo si realizzerà attraverso la forma di un nuovo ordinariato, il quale si riferirà piuttosto alle persone, anziché al territorio – nella maniera d’ordinariati militari ovvero al modo della prelatura Opus Dei. Il ché, naturalmente, non significa ritorno al cattolicesimo di tutta
In fondo delle negoziazioni riguardo al possibile ritorno degli anglicani nella comunione con
I gruppi conservativi – come ad esempio la sopramenzionata Traditional Anglican Community – hanno accettato alcune delle ultime novità con dispiacere, ovvero si sono direttamente ribellati contro. Siccome, però, i correnti liberali nella Chiesa Anglicana hanno attualmente una posizione più forte, i conservatori si sono trovati in minoranza e non riescono più impedire la trasformazione della chiesa in una direzione da loro involuta – nella direzione che secondo loro contraddice le tradizioni bibliche. La cosiddetta Lambeth Conference, assemblea ecclesiastica ufficiale degli anglicani, doveva ultimamente affrontare una pressione potentissima da ambedue lati. Alla fine, però, è rimasto chiaro, che i conservatori tirano la fine della fune più corta. Rowan Williams, che cercava ad ogni costo di non offendere ossia perdere nessuno, si è trovato in una situazione pressoché irresolubile.
La decisione dei tradizionalisti di cercare una casa nuova nel grembo della Chiesa Cattolica significa per Williams, che dovrà perdere una parte della sua comunità ecclesiastica; allo stesso tempo, però, glielo aiuterà a risolvere un problema, che diventava troppo complicato. Alcuni pensano, che proprio per questo Williams ha deciso di non opporsi troppo alla dichiarazione della Santa Sede riguardo alla pubblicazione della nuova costituzione. Per qualche tempo, Williams si é così esposto alla spietata critica dei media britannici, i quali l´hanno presentato come un burattino e la pubblicazione della costituzione senza alcuna consultazione con lui come un´umiliazione. Alla fine, però, glielo permette, almeno temporaneamente, di mantenere l´unità della parte più grande della sua chiesa, che si sta chiaramente spostando verso atteggiamenti più liberali.
I giornalisti, però, non sono rimasti solo alla critica del comportamento poco audace di Williams. Come la novità più grande in tutta la causa hanno qualificato il fatto, che
In realtà, non ci sarà alcuna “trascrizione del codice”. All'opposto: gli anglicani, che vogliono tornare alla Chiesa Cattolica, dovranno nel futuro rinunciare alla tradizione dei preti sposati. Il fatto, che ai preti anglicani sposati, che vogliono ricevere l´ordinazione cattolica, può essere – caso per caso – concessa l´eccezione (dispensa) dalla regola di osservare il celibato, non significa, che nel futuro i preti anglicani potranno sposarsi. L´eccezione riguarda solo i preti d´oggi – e ciascun caso sarà considerato individualmente.
Per capire bene il problema, bisogna far ricordare, che nemmeno
Presupporre allora, che i preti cattolici si lamenteranno per la disuguaglianza davanti alla legge oppure per l´ingiustizia riguardo alla accettazione del clero anglicano sposato, significa fra altro dimenticare, che i sacerdoti sposati non sono una novità nella Chiesa Cattolica: ci sono da secoli i preti dei riti orientali, che non sono inferiori in alcun senso, anche se il loro numero è minore. Ciascun prete cattolico del rito latino lo sa bene. Lo sa bene pure, che ha accettato l´obbligazioni del rito occidentale, il cui diritto nel canone 277 del CIC richiede l´osservanza del celibato. Se i media parlano del problema di celibato, allora più notabile in questo contesto potrebbe essere il fatto, che i preti anglicani saranno obbligati dal codice latino (CIC), allora pure dal canone 277.
Gli anglicani quindi non saranno sottoposti al codice cattolico orientale, ma a quell’occidentale. Questo significa, che la tradizione anglicana nel nuovo contesto della Chiesa Cattolica perde i preti sposati. Per il momento, i seminaristi, preti e vescovi anglicani sposati (caso per caso) otterranno dal Vaticano l´eccezione (dispensa dal celibato) per poter ricevere l´ordinazione sacerdotale. La cosa, però, finisce qua. Le generazioni future dei loro preti avranno lo stesso obbligo del celibato come tutti i preti del rito latino della Chiesa cattolica. Anzi, il passaggio dei preti anglicani alla Chiesa cattolica sarà in certo senso limitato: i vescovi anglicani sposati possono ricevere la dispensa dal celibato per l´ordinazione sacerdotale, ma non per quell’episcopale.
Per quanto riguarda la “novità” circa la dispensa dal celibato conferita ai preti sposati, che si convertono al rito latino: la prima volta una dispensa di questo tipo era stata concessa dal Pio XII nel 1951 ad un pastore luterano, che chiedeva il “passaggio” alla Chiesa cattolica. Negli anni novanta del secolo scorso una dispensa simile era data ad alcuni di 200 preti anglicani, che si sono trasferiti nella comunione con
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