nedeľa 15. novembra 2009

A chi piace seminare il vento?


L’arcidiocesi della capitale Usa ha ricattato il consiglio comunale: se riconoscerà il valore legale delle nozze tra gay, la Chiesa interromperà i servizi in favore di migliaia di poveri che aiuta ogni giorno. Leggendo questa breve notizia, mi sono stupito. Come mai una diocesi usa i metodi dei gangster? Chi è che non si rende conto, che questo è un modo di fare assolutamente sbagliato?!

Non è chiaro che, se si minaccia, si perde (giustamente) tutto il credito morale difficilmente acquistato?! E se si minaccia che si toglieranno i servizi in favore dei poveri, a chi si minaccia in primo posto? Non sarebbe meglio lasciare il consiglio comunale a riconoscere il valore legale delle nozze gay, facendo chiaramente sapere, che la Chiesa non è d´accordo, e basta? La Chiesa, poi, é tenuta a litigare e ricattare i comuni oppure ad assistere i deboli?

Volevo verificare la notizia quanto prima; a casa mi sono subito messo al computer. The Washington Post ha confermato la mia preoccupazione: “Catholic Church gives D.C. ultimatum” – ho letto nel titolo dell’articolo. Mary Cheh, membro del concilio comunale di Washington, ha posto domande, che assomigliavano a quelle, che mi ponevo io: “Davvero vogliono ferire le persone, solo perché non sono d´accordo … su questa tematica?” Poi ha concluso: “Spero, che con le luci del giorno, quando questo passa … non continueranno a seguire questa minaccia.” A me, come probabilmente a tanti altri lettori, questo sembrava una giusta condanna dell’atteggiamento miope della Chiesa di Washington.

Con le luci del giorno, però, si è reso noto, che una minaccia non c´era mai stata. In un´intervista con Patrick J. Deneen, professore della Georgetown university, pubblicata alcune ore più tardi, è uscito fuori, che le cose erano interpretate male. In realtà, non era la Chiesa, che intendeva a smettere con i servizi sociali. Era il concilio comunale, che stava per approvare una legge, secondo la quale la Chiesa diventerebbe inadatta per rendere i servizi sociali per i poveri nella collaborazione con il comune.

Il governo del Distretto di Columbia smette a contrattare la Chiesa, se questa non si adatta alla sua definizione del matrimonio (la quale, però, non è conforme alle tradizioni della fede cattolica). “La città dice, che quelli, che vogliono esercitare servizi sociali, devono essere secolari. Per noi, questo è problema” ha detto la portavoce dell’arcidiocesi di Washington. Allora la Chiesa vorrebbe continuare con il servizio, ma non potrà più farlo per il comune.

Leggendo avanti, sono venuto a sapere, che la nuova legislazione costringe la Chiesa a smettere di partecipare alle adozioni: siccome non condivide l´opinione, che i gay sanno crescere i bambini parimenti alle coppie marito-moglie, sta discriminando. Allora fuori. Sembra che parecchi mezzi finanziari della Chiesa dovranno essere utilizzati per difendere la propria identità davanti ai tribunali, anziché per i poveri. Perché? Se i fedeli oppure le comunità ecclesiali decideranno di non rendere gli stessi servizi e possibilità ai gay, che agli eterosessuali, dovranno fronteggiare accuse davanti alle corti.

Per darne qualche esempio: se siete una società fotografica e negate ai gay il vostro servizio per le nozze, state discriminando. Vi possono denunciare. Se siete una comunità ecclesiale, che noleggia un palazzo per gli eventi culturali, ma non lasciate entrare un’esposizione gay, state discriminando. Di nuovo, puó seguire una denuncia. Unica eccezione: potete rifiutare a concedere il vostro edificio per la celebrazione del matrimonio gay. Nient’altro.

In ogni caso, non è vero, che la Chiesa stava minacciando a qualcuno… É successo proprio l´opposto: senza un’eccezione legale più ampia, che consentirà alla Chiesa a rimanere fedele alla propria definizione del matrimonio, la Chiesa non sarà più adeguata di essere contrattata dalla città ed autorizzata a rendere i servizi sociali. Questo era il vero senso della notizia. Nessuna minaccia. Solo la constatazione dei cambiamenti, che se ne fregano dell’identità di un collaboratore al campo sociale.

Ho dovuto investire tre ore di tempo per arrivare alla verità nascosta dietro le calunnie. Chi altro è andato a farlo? Probabilmente nessuno: il tempo dei lettori è limitato. Ma pressappoco ciascuno è rimasto con l´immagine di una Chiesa ipocrita, che usa le pratiche mafiose. Chi era interessato ad imprimere questa impressione? A qualcuno piace seminare i venti…

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